In ambito professionale è sempre di estrema importanza tenere sotto controllo la comunicazione, specialmente quando si è stati appena assunti da una nuova azienda. In questo periodo (molto più che nella fase di selezione) si è sotto il controllo costante del proprio responsabile, che in primo luogo vuole essere certo che la scelta di assumerti sia stata giusta.

Proprio per questo ho deciso di scriverti un altro decalogo in cui ho inserito tutte quelle frasi (e i relativi comportamenti) che non devi assolutamente mai dire.
Mi raccomando, fai estrema attenzione: anche solo una di questa potrebbe farti etichettare in maniera negativa dal tuo nuovo datore di lavoro.

  1. Non è di mia competenza

Le aziende preferiscono figure professionali flessibili e capaci di dare il massimo in ogni situazione. Dimostrarsi poco disposti ad applicarsi in attività differenti da quelle solitamente praticate può essere interpretato come sintomo di pigrizia, menefreghismo e trascuratezza.

  1. Non mi sento in grado di farlo

La paura di non essere adatti a portare a termine la richiesta di un superiore non è sinonimo di modestia e sincerità, bensì di insicurezza e scarsa affidabilità. Un capo deve essere certo di poter sempre contare su un dipendente quando ci sono degli obiettivi da raggiungere o delle scadenze da rispettare.

  1. Preferirei non lavorare con quel collega

Il lavoro di squadra è importante, soprattutto quando si ha a che fare con attività creative dove il brain storming può fare la differenza. È necessario mostrarsi sempre ben disposti a lavorare in team, anche se ciò significa avere a che fare con colleghi con cui si ha uno scarso feeling: non è un caso che la pazienza sia considerata la virtù dei forti.

  1. Questa attività è inutile

Se il superiore assegna un compito particolarmente noioso, non significa che sia automaticamente inutile. Bisogna sempre eseguire l’incarico con dedizione: è dunque indispensabile portare a termine qualsiasi attività, anche la più tediosa, con impegno e responsabilità.

  1. Non è colpa mia

Se il boss si infuria per un errore commesso, ammettere i propri sbagli senza inutili giustificazioni è di certo la soluzione migliore per dare un segno di maturità e sicurezza. Scaricare la colpa al collega di turno, invece, indica un comportamento puerile e poco serio. Dopotutto sbagliando si impara.

  1. Se abbiamo sempre fatto così, perché cambiare?

Abitudinari e amanti della routine devono mettere in conto che i cambiamenti non portano necessariamente grane o problemi, ma anche miglioramenti. Accogliere con ottimismo le novità lavorative è decisamente la mossa migliore. E se dopo qualche tempo ci si accorge che queste non portano alcun giovamento, meglio parlarne con il proprio capo, formulando critiche e suggerimenti in maniera costruttiva.

  1. Non c’è una soluzione

Bandire atteggiamenti negativi e catastrofici è un imperativo per chi vuole fare carriera. Soggetti ipercritici ed eccessivamente negativi non vengono mai apprezzati dal board, mentre un’attitudine al problem solving è la chiave per conquistare capo e colleghi. Mai arrendersi di fronte alle difficoltà: bisogna sempre cercare di trarre il meglio anche dalle situazioni più intricate e difficili.

  1. Alla fine sono sempre io quello che deve fare il lavoro più duro

L’atteggiamento vittimistico non è mai giustificabile. Chi ha davvero la stoffa del leader dà il suo meglio quando si trova a dover affrontare un periodo di super lavoro o quando sopraggiunge un problema che agli altri sembra insormontabile. Sì, quindi, a chi si rimbocca le maniche e affronta con dedizione e pragmatismo nuove sfide lavorative, no a chi non fa altro che piangersi addosso.

  1. Io me ne vado!

Minacciare di voler abbandonare l’azienda da un momento all’altro è un comportamento controproducente. La frase, talvolta detta con leggerezza ma insistentemente, potrebbe far perdere la fiducia da parte del responsabile. Inoltre, il rischio è quello di apparire infantili ed incapaci di risolvere i problemi.

      10. Hai sempre ragione tu

Dimostrarsi troppo accomodanti e lusinghieri nei confronti di un superiore porta inevitabilmente a due grossi rischi: diventare succubi del capo e rovinare il rapporto con i colleghi. Va bene dimostrare la propria stima, ma mai esagerare. La virtù sta nel mezzo.

Per il tuo nuovo datore di lavoro ognuna di questa frasi è come un campanello d’allarme che gli fa pensare che forse non ha fatto la scelta più saggia ad assumerti.

Insomma, io ti ho avvisato!

Adesso sta a te decidere, ma se invece di limitarti ad evitare ciò che non devi fare, vuoi anche imparare a renderi indispensabile per la tua azienda, allora vieni a dare un’occhiata qui PNL Practitioner

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